“Medici calabresi meno bravi?” Fnomceo: Inaccettabile
Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Comunicato Stampa
“Medici calabresi meno bravi?” Fnomceo: Inaccettabile
Il Comitato Centrale della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Fnomceo, riunito in queste ore a Roma, considera “inaccettabili”e “un gesto di vero razzismo” le dichiarazioni del sindaco di Cascina, rilasciate durante la trasmissione di Raitre Agorà del 12 dicembre scorso, secondo le quali sarebbe giusto pagare meno i medici calabresi perché la Sanità calabrese non è un’eccellenza.
La Fnomceo ha assunto più volte una posizione nettamente contraria alle disuguaglianze di Salute in Italia, dando applicazione anche all’Ordine del giorno del Consiglio Nazionale Fnomceo dell’8 luglio 2016, che auspicava una più equa ripartizione di risorse tra Nord e Sud.
A distanza di un anno e mezzo la situazione non è cambiata, come testimonia l’ultimo rapporto Censis, presentato ai primi di dicembre, che fotografa, ancora una volta, una ‘sanità a due velocità’, con sistemi sanitari considerati soddisfacenti solo nelle Regioni del Nord.
I medici sono le prime vittime di queste disuguaglianze tra i sistemi sanitari, non certo i colpevoli. Anzi, è grazie alla bravura, all’impegno, al sacrificio, alle capacità di adattamento e alla motivazione dei nostri professionisti costretti a lavorare in contesti organizzativi di disagio se il nostro Servizio Sanitario Nazionale non è ancora collassato e se le cure continuano a essere garantite ai cittadini.
La Fnomceo non intende accettare oltre questo qualunquismo di fondo, che – al di là delle parole specifiche che non meriterebbero neppure una risposta – tradisce l’errore di far ricadere sui medici le responsabilità dei malfunzionamenti della Sanità. Con una mozione che il Comitato Centrale condividerà oggi pomeriggio con tutto il Consiglio Nazionale, la Fnomceo vuole chiedere rispetto per i professionisti, pilastro del Servizio Sanitario Nazionale, equità tra le Regioni, uguaglianza per tutti i cittadini di fronte alle cure, e una distribuzione etica e sostenibile delle risorse.
Ufficio Stampa Fnomceo