UN DONO PER LA VITA
AIDM Sezione Vibo Valentia
L’Associazione Italiana donne medico (AIDM) sezione di Vibo Valentia ha avviato un progetto di informazione e sensibilizzazione dei giovani sulla donazione del cordone ombelicale.
La Presidente dell’AIDM, dottoressa Dorotea Musolino, in collaborazione con la coordinatrice EMFS dell’USP di Vibo Valentia, prof.ssa Sabina Nardo e con i referenti alla salute delle scuole superiori della provincia di Vibo Valentia, ha dato il via a questo nuovo progetto di cui è responsabile la dottoressa Tilde Del Padrone, Ginecologa, che da anni attraverso l’AIDM si occupa di prevenzione, informazione, sensibilizzazione della popolazione.
Lo scopo del progetto “Un Dono per la Vita” è quello di far conoscere agli studenti delle ultime classi delle scuole Superiori l’importanza della donazione del cordone ombelicale, il cui sangue è ricco di cellule staminali. Tali cellule hanno la proprietà di generare i tessuti del nostro organismo e vengono già utilizzate per curare gravi malattie del sangue,come leucemie,linfomi, talassemie etc..
Inoltre la ricerca scientifica è orientata verso il loro potenziale utilizzo per la cura di altre patologie importanti quali : Diabete tipo 1, M.di Parkinson, Sclerosi Multipla, M. di Alzheimer ed altre.
Lo svolgimento del progetto avviene mediante incontri-studio (che in alcuni Istituti sono già stati realizzati con un coinvolgimento già allo stato attuale di circa 800 studenti) tra le socie AIDM ed i ragazzi durante i quali è prevista la somministrazione di un questionario come test d’ingresso, una relazione tenuta dalle donne medico, la distribuzione di un opuscolo informativo appositivarnente elaborato e realizzato per loro ed una discussione finale con valutazione dell’apprendimento.
Tra i tanti messaggi a valenza scientifica e sociale che il progetto si prefigge di trasmettere ai ragazzi verrà sottolineato soprattutto come un semplice prelievo di sangue dal cordone ombelicale, che altrimenti andrebbe perso, possa dare l’opportunità di guarigione e contribuire alla ricerca di nuove terapie e quanto questo gesto sia un atto di generosità e di responsabilità civile.